Di norma, settembre non è favorevole agli investitori obbligazionari, e questo mese non ha fatto eccezione. I rendimenti totali delle obbligazioni investment gra-de (IG) in EUR e in USD sono stati molto negativi, al -2,8% e -4,7%: le banche centrali sono decise a frenare l’inflazione anche a scapito dei mercati finanziari e dell’economia globale.

Commento di José Antonio Blanco, CIO 3rd Party Clients Switzerland, Swiss Life Asset Managers sullo stato attuale dei mercati finanziari (inglese)

Le autorità monetarie si concentrano su inflazione e mercato del lavoro, entrambi indicatori economici ritardati, e soprattutto la Fed potrebbe non notare i primi segnali di calo delle pressioni inflazionistiche, già visibili nei mercati delle materie prime o nelle aspettative d’inflazione implicite nel mercato, in ribasso da giugno. In Europa, l’inflazione resta imprevedibile a causa della crisi energetica e della risposta fiscale in corso. Con la stretta monetaria in atto malgrado gli alti rischi di recessione, in questi giorni i mercati hanno mostrato i primi segnali di sofferenza con oscillazioni giornaliere fuori misura, specie nei mercati valutari e del reddito fisso. I mercati del credito resistono ancora tra bassi volumi delle nuove emissioni e posizionamento difensivo degli investitori, ma la prospettiva di un rallentamento più netto e lungo potrebbe pesare ancora sugli spread.

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