Stati Uniti: le banche potrebbero erogare meno prestiti e inasprire le condizioni di finanziamento. Eurozona: dati economici solidi e buona tenuta del settore bancario, ma driver di crescita in esaurimento. Cina: le vendite al dettaglio e il settore immobiliare mostrano i primi segni di stabilizzazione.
Grafico del mese
Con l’aumento dei tassi, le banche USA registrano ingenti perdite sulle obbligazioni sicure, gli strumenti in cui hanno «parcheggiato» molto denaro nel 2020 e nel 2021. Se ben coperti, i rischi legati ai tassi d’interesse non sono un problema, perché la qualità di questi investimenti dovrebbe restare elevata anche in caso di recessione. Nelle fasi di recessione sono molto più problematiche le perdite di qualità dei prestiti o persino le crisi del credito. Il più grande boom creditizio degli ultimi 10 anni è stato quello degli immobili commerciali, un’area in cui le banche regionali sono molto attive. È quindi probabile che nei prossimi mesi i mercati finanziari concentrino l’attenzione su questo settore.