Ripresa della domanda interna nei mercati emergenti, mentre la Cina non riesce a trainare la crescita. Non appena la Federal Reserve taglierà i tassi, il ciclo di riduzione dei tassi nei mercati emergenti si estenderà. I rischi geopolitici restano elevati e rappresentano uno dei maggiori rischi per le nostre prospettive.
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Secondo un’indagine di Bloomberg, per i mercati emergenti si prevede una crescita del PIL del 4% nel 2024, a fronte della crescita del 3,9% attesa per il 2023. Dato che la domanda estera si prospetta piuttosto fiacca, la domanda interna sarà la locomotiva della crescita dei mercati emergenti. In particolare, ci aspettiamo che l’inflazione continui a scendere, sostenendo i consumi privati e consentendo un ampliamento del ciclo di riduzione dei tassi che dovrebbe favorire gli investimenti.
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Nel 2024 la tendenza al ribasso dell’inflazione dovrebbe proseguire in gran parte dei mercati emergenti, portando i tassi d’inflazione nella zona di comfort delle banche centrali. È probabile che il ciclo di ridu-zione dei tassi si estenda oltre i primi Paesi che lo hanno già avviato, soprattutto non appena la Federal Reserve inizierà a tagliare i tassi d’interesse. Il calo dell’inflazione sarà più pronunciato nel settore dei beni, mentre l’inflazione dei servizi rimarrà più tenace.