Stati Uniti: buon inizio d’anno, ma ulteriori pressioni sulla Federal Reserve per un aumento dei tassi. Eurozona: meno pressioni inflazionistiche dal lato dell’energia, ma effetti di secondo impatto più intensi. Cina: l’economia continua a riprendersi, grazie al recupero del settore dei servizi.
Grafico del mese
![grafico mostra: US CEO Confidence Survey: aumento pianificato dell'occupazione su 12 mesi](/content/internet/slamch/it/home/publications-hub/2023/perspectives/economics-march/_jcr_content/parsys/gridctrl_947348449_c_1236415809/parsys_grid_ctrl/textimage_1958663593/image.1678191772791.transform/16_9_3840w/Economics-Chart-0323-IT.jpg)
Il mercato del lavoro USA è in fermento: una recessione appare improbabile. Il problema è che i dati sull’occupazione o sulla disoccupazione non tengono il passo con l’economia. I numerosi posti di lavoro vacanti non indicano ancora una netta inversione di tendenza sul mercato del lavoro, mentre i dati ufficiali delineano un quadro migliore rispetto agli indicatori alternativi agli annunci di lavoro online. Tuttavia, è interessante notare che secondo l’indagine tra i CEO i piani occupazionali a medio termine si sono normalizzati e secondo il sondaggio NFIB anche le PMI USA sono tornate meno dinamiche. Si profila quindi una certa distensione sul mercato del lavoro statunitense.