Isolata politicamente ed economicamente, la Russia cade in una grave recessione. La guerra in Ucraina colpisce i Paesi emergenti su tre livelli: indebolimento del commercio con la Russia, aumento dei prezzi energetici, aumento dei prezzi alimentari. Cina: oltre alla posizione geopolitica incerta, la pandemia presenta un ulteriore rischio per l’economia.
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Dopo che l'Occidente ha imposto una serie di sanzioni per punire e isolare Mosca per la sua invasione dell'Ucraina, il rublo si è svalutato notevolmente. Questo si riflette già in un'inflazione molto più alta, che sta riducendo
significativamente il potere d'acquisto della popolazione russa. L'inflazione in Russia è salita a quasi il 9% da inizio anno. Secondo un sondaggio Bloomberg, gli analisti prevedono un tasso d'inflazione annuale medio che si attesta attualmente su un sorprendente 17,6%.
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Oltre un quarto delle esportazioni mondiali di frumento proviene da Russia e Ucraina. Le discontinuità di fornitura di alimenti così essenziali possono avere
conseguenze catastrofiche per diversi paesi emergenti, la cui popolazione spende una parte considerevole del proprio reddito in beni alimentari. Paesi nordafricani come la Tunisia e l’Egitto ne sono particolarmente colpiti. Lo stesso vale per economie asiatiche come quella di Filippine e Indonesia, grandi importatrici di frumento, che risentiranno della penuria di grano e dell’aumento dei prezzi alimentari.