Secondo un’indagine di Bloomberg, la probabilità di una recessione entro il prossimo anno negli Stati Uniti e nell’eurozona è piuttosto bassa (circa il 30%).
I parametri creditizi delle società con rating high yield (HY), come la copertura degli oneri finanziari o l’indebitamento, sono ancora solidi. Inoltre, le insolvenze negli Stati Uniti e in Europa sono diminuite rispetto al picco di qualche mese fa, quindi gli spread creditizi sono perlopiù bassi in termini storici.
Possiamo fare le seguenti osservazioni. Innanzitutto, circa il 70% dei segmenti di credito presenta livelli di spread storicamente bassi (percentili <50%) e quindi valutazioni elevate. In secondo luogo, in termini relativi, i titoli CCC e single A sono i più sottovalutati in base ai percentili storici. Terzo, gli spread in EUR appaiono più interessanti di quelli in USD in tutti i segmenti di credito. Quarto, i titoli BB, B e BBB non finanziari in USD sono i segmenti con le valutazioni più elevate. In vista di una moderazione dell’economia USA e dati i rischi di recessione non trascurabili, molti investitori obbligazionari sembrano preferire la qualità del credito HY BB, ma anche i rendimenti più elevati dei titoli BBB, nel più stabile segmento investment grade (IG). Per settembre abbiamo una visione neutrale sugli spread dei titoli HY e IG e sui rendimenti delle obbligazioni USA, svizzere e dell’UE.