Nei mercati sviluppati l’inflazione continua a scendere e le banche centrali sono pronte a tagliare i tassi, anche se in molte economie l’inflazione non è ancora sotto l’obiettivo del 2%.
Stranamente, i mercati si aspettano interventi piuttosto sincronizzati, ossia tagli di circa 100 pb nel 2024 in Stati Uniti, eurozona e Regno Unito. Fa eccezione la BNS, per la quale i mercati prevedono tagli di 50 pb nel 2024, anche se da un livello relativamente basso. L’aspettativa di interventi sincronizzati appare alquanto incoerente, viste le dinamiche economiche diverse nelle varie regioni. In eurozona, Regno Unito e Svizzera la crescita del PIL è molto debole, mentre i tassi d’inflazione sono scesi molto negli ultimi mesi. L’inflazione svizzera, in particolare, è già nella fascia obiettivo da giugno 2023.