Stati Uniti: netto aumento della pressione salariale. Eurozona: a differenza degli anni dopo il 2009, la politica fiscale ha un effetto prociclico. Svizzera: ritorno alla normalità anche per il turismo dello shopping.
Grafico del mese
L’ “inverno del coronavirus” è stato lungo e difficile, ma, come previsto, non ha causato sconvolgimenti economici come nella primavera 2020. Tra ottobre 2020 e marzo 2021 la produzione economica ha subito un ristagno o un lieve calo in gran parte dei Paesi industrializzati, probabilmente anche in Svizzera. Gli USA sono stati il Paese più dinamico. Sia il PIL USA che quello svizzero sono già tornati al livello pre-crisi nel T1 2021 e probabilmente lo supereranno nel T2. I Paesi europei, specie quelli periferici, ne sono ancora ben lontani e nel T1 hanno registrato performance inferiori alle attese, motivo per cui abbiamo rivisto leggermente al ribasso le nostre previsioni per l’Eurozona.